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News
02.08.2013
B.Carige, si dimette un terzo del Cda
Assinews.it
Terremoto in Banca Carige. Mercoledì in tarda serata al termine di un consiglio di amministrazione fiume che ha approvato la semestrale, un terzo del consiglio di amministrazione si è dimesso. I cinque consiglieri Piergiorgio Alberti, Cesare Castelbarco Albani, Luigi Gastaldi, Giovanni Marongiu e Alessandro Repetto hanno fatto un passo indietro e le dimissioni saranno esecutive "a far data dall'assemblea che provvederà in ordine alle medesime o al rinnovo del consiglio di amministrazione".
Alberti, Gastaldi, Marongiu e Repetto sono amministratori nominati dalla Fondazione Carige, mentre Castelbarco è espressione dei francesi di Bpce. La spinta al ricambio, emerge da una nota della banca, arriva da Bankitalia, che già nei mesi scorsi aveva imposto all'istituto presieduto da Giovanni Berneschi un rafforzamento patrimoniale da 800 milioni di euro. Le dimissioni, spiega infatti Banca Carige, "sono state motivate dall'esigenza di conferire un nuovo assetto alla governance della banca, in conformità alle generali linee di indirizzo della vigilanza, ferme restando le condivise strategie di rafforzamento patrimoniale della stessa".
Sul piano finanziario, la banca ha diffuso i conti relativi al primo semestre. La perdita di periodo è pari a 29,394 mln euro (+90,230 mln nel primo semestre 2012), il margine di intermediazione si attesta a 572,800 mln (-5,4% a/a), il risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa ammonta a 270,937 mln (-40,6% a/a), mentre l'utile della operatività corrente al lordo delle imposte è negativa per 17,297 mln (+125,965 mln in 2012). Il Roe è pari a -0,8% (+2,7% in 2012), il Core Tier 1 ratio è al 6,2% (6,7% in 2012), il Tier 1 ratio è al 6,9% (7,4% in 2012) mentre il Total capital ratio si attesta al 9,6% (9,9% in 2012).
Alberti, Gastaldi, Marongiu e Repetto sono amministratori nominati dalla Fondazione Carige, mentre Castelbarco è espressione dei francesi di Bpce. La spinta al ricambio, emerge da una nota della banca, arriva da Bankitalia, che già nei mesi scorsi aveva imposto all'istituto presieduto da Giovanni Berneschi un rafforzamento patrimoniale da 800 milioni di euro. Le dimissioni, spiega infatti Banca Carige, "sono state motivate dall'esigenza di conferire un nuovo assetto alla governance della banca, in conformità alle generali linee di indirizzo della vigilanza, ferme restando le condivise strategie di rafforzamento patrimoniale della stessa".
Sul piano finanziario, la banca ha diffuso i conti relativi al primo semestre. La perdita di periodo è pari a 29,394 mln euro (+90,230 mln nel primo semestre 2012), il margine di intermediazione si attesta a 572,800 mln (-5,4% a/a), il risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa ammonta a 270,937 mln (-40,6% a/a), mentre l'utile della operatività corrente al lordo delle imposte è negativa per 17,297 mln (+125,965 mln in 2012). Il Roe è pari a -0,8% (+2,7% in 2012), il Core Tier 1 ratio è al 6,2% (6,7% in 2012), il Tier 1 ratio è al 6,9% (7,4% in 2012) mentre il Total capital ratio si attesta al 9,6% (9,9% in 2012).
L'intermediazione del gruppo Carige ha conseguito una tenuta della componente retail della raccolta diretta1 a 21 miliardi (+3,8% nell'anno e +1% nel semestre) e della raccolta indiretta, rimasta stabile a 22,5 miliardi (-1,6% nell'anno; -0,4% nel semestre), con la componente risparmio gestito in crescita sia nell'anno (+7%) sia nel semestre (+3,2%) a 10,3 miliardi. Questo ha consentito di continuare a finanziare gli impieghi alla clientela2 per 24,7 miliardi ancorché con una diminuzione del 2,1% nell'anno e del 2,5% nel semestre. Positivo anche l'andamento dell'attività' commerciale con l'apertura di oltre 40.000 conti correnti (incremento netto di 7.500) e la crescita dell'indice di possesso prodotti (cross selling da 3,98 a 4,01 prodotti per cliente, pari a circa 35.000 nuovi prodotti collocati nel semestre). Il comparto assicurativo evidenzia risultati civilistici positivi, pari a 8,2 milioni per Carige Assicurazioni e 30,1 milioni per Carige Vita Nuova, con prospettive di un ulteriore miglioramento entro il corrente esercizio.
